L'ANTICO STADIO DI MAGNESIA

Durante gli scavi recenti dell'antica città greca e poi romana di Magnesia al Meandro, nei pressi dell'odierna Germencik, nella regione di Aydin, in Turchia, è tornato alla luce, dopo millenni, uno dei meglio preservati stadi greco-romani dell'antichità, una scoperta eccezionale che sta interessando tutta la comunità internazionale di appassionati e studiosi non solo del settore.
Realizzato dai romani nel I sec. d.C. su un precedente stadio greco istituito per i giochi atletici quali la corsa, il pugilato, la lotta, il pancrazio e le discipline del pentathlon, e altre tipologie di eventi, nel periodo romano vi furono anche i ludi gladiatori e le corse con carri.
La struttura edificata quasi interamente in marmo aveva una capacità di circa 40.000 spettatori, e la lunghezza della sua pista era di 189 metri.
È interessante notare che nello stadio di Magnesia, che presenta migliaia di panche di marmo, le file di posti a sedere erano predeterminate per gruppi specifici, in modo simile al sistema odierno. La maggior parte delle iscrizioni rinvenute nello stadio mostra che i gruppi professionali avevano posizioni specifiche. Sebbene oggi non sia possibile osservare la solidarietà tra i commercianti negli stadi, gli scavi di Magnesia hanno rivelato che artigiani e associazioni professionali riservavano posti per assistere alle gare in epoca antica.
Gli scavi del livello inferiore dello stadio, l'arena, non sono ancora stati completati. È stata riportata alla luce solo una parte dei podi dei 27 settori dello stadio. I podi recuperati mostrano una ricca e interessante decorazione scolpita. All'interno dei teatri greco e romano, sono presenti numerosi esempi di rilievi che decorano i podi, ma i rilievi dei podi dello stadio di Magnesia sono l'unico esempio noto.
I rilievi rinvenuti descrivono come gli antichi abitanti della Magnesia onorassero gli dei, ai quali dedicavano i giochi, nonché i premi e le diverse discipline competitive che si svolgevano nell'arena.
Magnesia era una città molto grande e importante, e l'oracolo di Apollo a Delfi dichiarò che Magnesia e i suoi territori erano terreno sacro, pertanto fu istituito il festival quadriennale chiamato Leucophryna.
Gli scavi, effettuati sotto la guida del capo del dipartimento di archeologia dell'Università di Ankara, il professor Orhan Bingöl, ed un team scientifico di studiosi ed esperti di altre università turche in collaborazione con l'Università tedesca di Norimberga-Erlangen, sono iniziati nel 2004, ma solo nel 2012, dopo essere stata rimossa un immensa mole di sabbia e terriccio, sepolto a circa 70 metri di profondità, si è iniziato a esaminare lo stadio nella suo complesso di elementi, studiare la sua configurazione e ricostruire ed analizzare le informazioni dettagliate sulla struttura architettonica, sulle incisioni e sulle decorazioni che si ritrovano in determinati punti della costruzione.
Gli scavi continuano, ma problemi legati al finanziamento hanno rallentato, negli ultimi due anni, l'indagine e le esplorazioni sul complesso.