Affresco romano raffigurante un incontro di pugilato, proveniente da una domus sull'isola greca di Delos, nelle Cicladi, in Grecia, datato al I sec. a.C., ora parte della collezione dell'Archaeological Museum di Delos.
Nella pittura murale sono rappresentati due pugili in un combattimento con "guantoni" da pugilato della tipologia indicata come sphairai, cioè assomiglianti a delle sfere, rotondi, simili in forma a quelli di poche once dei pugili professionisti attuali, con interno imbottito e parte esteriore in cuoio. Nella parte superiore dell'affresco, a sinistra, si nota Ercole, patrono degli sport da combattimento e simbolo dell'atletismo, e a destra, un suonatore di tuba, strumento musicale a fiato usato in questo caso durante gli spettacoli di "sport" per incitare il pubblico nelle fasi più salienti degli incontri.
Il pugile sulla sinistra sembra fermarsi per un momento, cercando di tamponare la fuoriuscita di sangue dalla fronte con un dito, mantenendo con l'altra mano i guantoni, mentre il pugile sulla destra continua a colpire. Talvolta, nell'iconografia dell'arte classica, le raffigurazioni rappresentano vari momenti temporali e non uno "scatto fotografico", cioè un'istantanea. Purtroppo non sappiamo né l'esito dell'incontro né i nomi dei protagonisti, poiché non sono state rinvenute informazioni a cui fare riferimento per formulare un'ipotesi. In basso a destra il nome in greco dell'artista.
Gli atleti indossano il subligaculum, un tipo di pantaloncino usato dai romani durante gli eventi sportivi, poiché detestavano la nudità greca nelle attività atletiche.
