Coppa greca attica da vino, lo skyphos, a figure nere, attribuita al pittore Teseo, datata intorno al 510-500 a.C., che mostra degli incontri di pancrazio. La coppa si trova dal 1917 nella collezione di antichità classiche del Metropolitan Museum of Art di New York.
Nella scena sul lato A, si possono osservare due pancrazisti veterani: l'atleta nella parte sottostante, cerca di atterrare l'avversario che agganciandosi all'avversario carica un pugno; i due atleti indossano (cosa rara per atleti di pancrazio) dei guantini di tipologia meilichai, semplici fasce in cuoio di vitello, pelle che non crea molte abrasioni con l'impatto, della lunghezza di circa 3-4 metri, avvolte intorno all'avambraccio, al polso, alle nocche, per proteggere la mano più che il viso dell'avversario. Sulla destra vi è l'arbitro-giudice, l'hellanodikai, pronto ad intervenire in caso di fallo, con una speciale frusta biforcuta, la rhabdoi, mentre sulla sinistra, uno degli allenatori, il paidotribes, allunga il braccio, porgendo il pollice, rappresentazione nell'iconografia classica della tensione, dell'incitamento e dell'eccitazione.
Nella scena sul lato B, si possono vedere due giovani pancrazisti nella fase di stop dell’incontro: l'atleta nella parte sottostante dopo essere caduto in ginocchio cerca di difendersi dall'avversario che con una mano afferra e pressa il suo collo sbilanciandolo all’indietro, e con l’altra carica un pugno. Sulla destra vi è l'arbitro-giudice, l'hellanodikai, che interveniene con la speciale frusta per segnalare il fallo, cioè il combattere quando non si è più in posizione eretta. Il pugile veterano con corona da vincitore, sulla sinistra incita sorreggendo le fasce dei "guantini".
Sotto il manico è presente una cicogna, che nell'iconografia greca rappresenta la connessione amorosa tra genitori e figli, in questo caso forse tra gli anziani ed i giovani, padri e figli, alludendo forse che sul lato B vi sono i figli degli atleti barbuti del lato A. La cicogna dopo essere stata allevata dai genitori, non li abbandona, ma rimane con loro fino a quando hanno raggiunto l’estrema vecchiaia e se ne prendono cura.