Gruppo di due statuette romane in terracotta, di pugili in un incontro, alte circa 26 cm, datate al II-I sec. a.C., parte della collezione del British Museum di Londra dal 1852.
Gli atleti, dai tratti africani, indossano una rara variazione di “guantoni” da pugilato, gli himantes sphairai, dei guantIni in cuoio della tradizione greca, gli himantes corti, fatti con strisce di cuoio con delle piccole sfere, in greco sphairai, di materiale non risaputo, sulle nocche, forse per attutire i colpi e limitare la pericolosità di tali “arnesi” nell'impatto con l'avversario.
La manifattura delle statuette è mediocre, ma si realizza che il pugile sulla sinistra tira una specie di montante alla testa, bersaglio favorito nel pugilato antico (nei vari pugilati dell'epoca classica il bersaglio era la testa e raramente vengono riportati sulle fonti scritte o mostrati sui reperti colpi al corpo), mentre carica il braccio destro, e l’atleta sulla destra sembra essere colto di sorpresa.
I pugili vestono il subligaculum, l'antenato della biancheria intima maschile, una sorta di pantaloncino ante litteram.
Le statuette, ritrovate nel territorio romano, sono state acquistate verso la metà del XIX secolo, dal viaggiatore e console John Auldjo, e poi venduto insieme ad altri reperti al British Museum.