UN CAMPIONE DI PANKRATION: ASKLEPIADES

Su una delle molte iscrizioni dell'epoca romana, ora esposta al Museo delle Terme di Diocleziano a Roma, leggiamo la storia di Marcus Aurelius Asklepiades, un campione di pankration vissuto nel II secolo d.C.
Asklepiades partecipava alle competizioni durante l'età d'oro dell'atletica nel mondo romano. Si stima che tra il I e il IV secolo d.C. si tenessero circa 400 eventi sportivi all'anno, con il campione che ci riferisce le gare a cui ha preso parte e vinte, rimanendo sempre imbattuto.
La sua lista di vittorie è impressionante e la ricchezza accumulata dal pancrazista doveva essere notevole, dato che l'atletica rappresentava un business enorme e molto profittevole.
È interessante notare le numerose cittadinanze e onorificenze conferite ad Asklepiades; l'idea di identità nazionale rappresenta un concetto moderno, e attestare qualcosa di analogo, come fa il campione, significa che la vittoria nei principali tornei elevava lo status di atleta in modo eccezionale, con ricompense considerevoli in denaro, quali il famoso "athlon" (premio), divenendo un'ossessione e una motivazione dell’atletismo antico.
L'originalità di questa iscrizione risiede nel fatto che Asklepiades, dopo essersi ritirato inviolato e con il massimo onore, intraprende una carriera politica nel settore sportivo, assumendo numerosi ruoli, tra cui quello di presidente dell'Associazione Atletica Universale dell'Impero, una delle istituzioni più importanti dell'epoca, così potente da concedere l'esenzione fiscale a tutti i suoi membri e distribuire ingenti somme in pensioni annuali.
Anche lo status di custode e sacerdote costituisce cariche politiche di potere, che evidenziano come l'atletica, nel periodo romano, abbia rappresentato un fenomeno culturale di notevole rilevanza, non limitato all'aspetto sociale. Asklepiades si ritirò prematuramente, all'età di 25 anni, e solo molti anni successivi, per motivazioni sconosciute, tornò a competere e a ottenere vittorie nella sua città, dimostrando la sua abilità ed eccellenza.

«Marcus Aurelius Asklepiades, anche denominato Hermodoros, custode maggiore del tempio del grande Dio Sarapis, sacerdote principale dell'Associazione Atletica Universale, presidente a vita e direttore dell'Associazione delle Terme Imperiali.

Sono un cittadino di Alessandria, Hermopolis e Puteoli, e membro del Consiglio della città di Napoli, di Elis e di Atene; sono anche un cittadino e un membro del Consiglio di molte altre città. Io sono un vincitore del Periodos (i quattro massimi eventi nell'antichità) nel pankration. Sono imbattuto, mai sono stato sconfitto, mai mi sono appellato.

Ho vinto tutte le competizioni a cui sono stato iscritto; non ho mai contrastato una decisione, nessuno ha mai osato contestare una delle mie vittorie; mai mi sono ritirato da una gara o ho abbandonato una competizione, e mai ho rifiutato di combattere, né ho mai chiesto favori imperiali, nessuno dei miei incontri è dovuto essere rifatto.

Sono stato incoronato in tutti gli eventi a cui ho partecipato, entrando sempre nell'area riservata ai vincitori, e ho partecipato a tutti i test preliminari per essere selezionato in anticipo.

Ho gareggiato in Italia, in Grecia e in Asia, ho vinto tutte le gare elencate qui: Ho vinto nel pankration alle Olimpiadi di Pisa nella 240ª Olimpiade a Pythia, a Delfi, ad Isthmia due volte, ai giochi di Nemea due volte, ai 'giochi dello scudo' di Hera ad Argos, ai Capitolia a Roma due volte, agli Eusebia a Puteoli due volte, ai Sebasta a Napoli due volte, e ai giochi di Aktia a Nikopolis due volte.

In tutto ho combattuto per sei anni, mi sono ritirato dalle competizioni all'età di 25 anni, a causa dei pericoli e delle gelosie che ho incontrato. Dopo aver smesso, per un po' di tempo sono stato costretto a tornare a competere nel festival olimpico della mia città, Alessandria, nella sesta olimpiade alessandrina, e ho vinto nel pankration anche lì.
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Dettaglio di mosaico dalle Terme di Caracalla, III sec.d.C. Musei Vaticani, Roma.