Statuetta romana in terracotta raffigurante un gladiatore di tipologia secutor, risalente al II secolo d.C., ritrovata nel sud della Germania, ora parte della collezione di antichità del Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera, in Germania.
Il secutor, che letteralmente significa "inseguitore", infatti secutor deriva dal verbo latino sequor, che significa “inseguo”, era un tipo di gladiatore che fu creato appositamente per combattere contro il gladiatore retiarius, non a caso il secutor era indicato anche come contraretiarius.
Il reziario, agile e non appesantito dale protezioni, era l’unico gladiatore autorizzato a scappare, per cui il secutor era obbligato ad inseguirlo nell’arena. Il secutor aveva le sue origini nel gladiatore mirmillo, da cui differiva solo per la forma del suo elmo. Il suo equipaggiamento consisteva in un elmo, un grande scutum rettangolare, uno schiniere sulla gamba sinistra, una manica sul braccio destro, un cinturone costituito di cuoio spesso, abbellito da borchie in metallo, e la famosa spada gladius.
L'elmo del secutor aveva una forma ovoidale con una superficie liscia ed essenziale, dei piccoli fori per gli occhi e una cresta di metallo arrotondata a forma di pinna. Tutte queste caratteristiche avevano un duplice scopo: in primo luogo, protezione, per evitare che la testa del secutor rimanesse intrappolata nella rete del reziario e per contrastare la minaccia del suo tridente.
I fori per gli occhi nell'elmo del secutor erano molto piccoli, non più di 3 cm, perché un tridente poteva facilmente perforare la grata della visiera degli elmi di tutti gli altri tipi di gladiatori. Per lo stesso motivo, non c'erano né decorazioni in rilievo né incisioni sull'elmo del secutor: potevano impigliarsi in una punta del tridente e quindi portare alla sconfitta. Erano assenti anche le falde dell'elmo, che potevano impigliarsi nella rete. In azione, il secutor cercava di impegnarsi in un combattimento ravvicinato, pertanto si lanciava contro il retiarius, usando il suo grande scudo per difendersi.
Il retiarius, al contrario, mirava a mantenersi a distanza già che non aveva scudo o elmo, ed cercava di evitare il combattimento ravvicinato perche le sue armi principali, la rete e il tridente, erano efficaci solo a media distanza.
Quindi il retiarius si ritirava o girava intorno al secutor, aspettando il momento giusto per gettare la sua rete sull'avversario o usare il suo tridente.
A causa del suo armamento molto più pesante, il secutor era considerevolmente meno mobile. Inoltre, il suo elmo stretto e aderente con piccole aperture per gli occhi limitava la sua vista e il suo udito e, cosa ancora più importante, limitava l'accesso all'aria fresca; il secutor si stancava molto prima del suo avversario e doveva usare la sua forza e la sua resistenza con parsimonia.
L'elmo del secutor conferiva al gladiatore un aspetto piuttosto minaccioso e disumano, che creava un drammatico contrasto con il reziario dall'aspetto molto umano e vulnerabile. Non sorprende che la coppia retiarius/secutor sia diventata la combinazione più popolare negli spettacoli gladiatori.